Secondo alcuni studi statistici č stato evidenziato che la lingua italiana viene parlata in modo esclusivo solo dal 44% degli italiani, il 51% alterna l'uso del dialetto mentre il restante 5% si esprime in dialetto o in altre lingue diverse da quella madre.

Esistono infatti alcune lingue diverse dall'italiano che vengono parlate nel territorio ed utilizzate sia come forma dialettale sia come seconda lingua. Ecco un elenco con le lingue e le rispettive regioni in cui si collocano:

Tedesco: Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Val Pusteria.
Ladino: Trentino-Alto Adige e Veneto.
Friulano: Friuli Venezia Giulia e Veneto.
Sloveno: Friuli Venezia Giulia.
Sardo: Sardegna.
Catalano: Sardegna.
Greco (Grico): Puglia e Calabria.
Albanese: Sicilia, Puglia, Calabria, Molise, Campania e Basilicata.
Occitano: Piemonte, Calabria e Liguria.
Francese: Valle d'Aosta.
Croato: Molise. Queste minoranze linguistiche appena elencate sono state riconosciute dalla Costituzione Italiana, il loro uso č previsto negli uffici pubblici, ne č garantito l'insegnamento nelle scuole ed č inoltre possibile effettuare trasmissioni radiotelevisive in lingua.

Il tedesco ed il francese, rispettivamente nella provincia autonoma di Bolzano e in Valle d'Aosta sono riconosciute come lingue ufficiali a livello paritario dell'italiano.